![L'alluvione di Senigallia: 3 maggio 2014]()
Dal
Programma di sviluppo rurale (Psr) arrivano
opportunità e risorse per prevenire
dissesti e alluvioni. Lo strumento è quello degli Accordi agroambientali d'area che coinvolgono gli imprenditori agricoli di un territorio limitato.
Possono aderire altri soggetti, come i gestori delle aree protette, i Comuni, i Consorzi di bonifica che, insieme, si impegnano a realizzare
interventi coordinati per
superare criticità circoscritte dell'ambito di appartenenza. Dopo gli ottimi risultati conseguiti con i due precedenti bandi, che hanno riguardato la
tutela delle acque, ora l'obiettivo viene rimodulato sulla
prevenzione dei dissesti.
La Giunta regionale ha approvato le linee guida per attivare i
nuovi Accordi, con le indicazioni da seguire nella predisposizione dei Progetti d'area che saranno l'argomento di un prossimo bando Psr.
"Un elemento di grande novità per il territorio e la comunità regionale, introdotto allo scopo di favorire la risoluzione delle problematiche esistenti, offrendo la possibilità di sperimentare nuovi modelli di gestione territoriale", evidenzia la vice presidente
Anna Casini, assessore all'Agricoltura.
I due precedenti bandi hanno finanziato sei accordi territoriali che stanno contrastando l'
inquinamento grazie a pratiche agronomiche rispettose dell'ambiente e delle falde. Sono stati coinvolti i territori della Valdaso, del Piceno, della Valle del Foglia, Vellesina, Parco del Conero e Metauro. L'obiettivo ora è di percorrere lo stesso percorso per promuovere accordi di
prevenzione del dissesto idrico e delle alluvioni, coinvolgendo il mondo agricolo.
"Riorientiamo il bersaglio per ampliare l'efficacia e la ricaduta dei fondi europei sul territorio - afferma Casini -
Intanto forniamo indicazioni di indirizzo per creare una base omogenea di riferimento per coloro che vorranno cogliere questa opportunità, indicando le strategie di aggregazione. La complessità delle misure ambientali e agronomiche da perseguire richiedono l'emanazione preventiva di linee guida che favoriscano la partecipazione al prossimo bando attraverso un progetto d'area finanziabile con i fondi europei".