![bullismo, botte, scuola]()
Il
Consiglio regionale approva la legge "Disciplina degli
interventi regionali di carattere educativo per la
prevenzione e il
contrasto dei fenomeni del
bullismo, del
cyberbullismo, del
sexiting e della
cyberpedofilia".
La norma, che ha ottenuto il via libera con
voto unanime, è il risultato di un lavoro di
sintesi tra
due proposte di legge. La prima presentata nel 2016 dal consigliere Luca Marconi (Udc), la seconda del 2017, di cui primo firmatario è il presidente Antonio Mastrovincenzo, sottoscritta dai consiglieri del Partito Democratico Minardi, Giacinti, Volpini, Urbinati, Micucci, Giancarli e da Busilacchi (Mdp).
"Le Marche sono tra le prime regioni in Italia a dotarsi di una legge specifica su questi temi – sostiene il presidente
Mastrovincenzo –
. Questo testo è il risultato di un lungo confronto, aperto e costruttivo, perché stiamo parlando di fenomeni estremamente complessi e in continua evoluzione. Abbiamo condiviso la proposta con l'Ordine degli psicologi, le associazioni, il Tribunale dei minori, i rappresentanti della Polizia Postale, dei servizi socio-sanitari e del mondo della scuola.
La legge recepisce la normativa nazionale e prevede la predisposizione di un Piano triennale delle politiche integrate, con contributi importanti, 260 mila euro per il triennio 2018-2020, per i progetti formativi ed educativi". Le norme prevedono anche l'istituzione di un
Comitato con compiti di analisi e coordinamento e l'istituzione nel mese di novembre della
"Giornata di educazione ai nuovi media".
"Le azioni contenute nella legge – aggiunge Mastrovincenzo -
aiuteranno non solo i ragazzi, ma anche le famiglie. Nel testo c'è una forte attenzione alle vittime, con strumenti per favorire le denunce, come il numero verde, e si incentiva il lavoro in rete con le scuole, le Università e il terzo settore".