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Un invito alla conferenza dei capigruppo della Camera e alla presidente Boldrini affinché venga
calendarizzata al più presto la discussione sulle proposte di legge che intervengono sul problema del “
fine vita”. E’ quello che viene rivolto attraverso la
mozione approvata all’unanimità dall’Assemblea legislativa delle Marche e sottoscritta da tutti i capigruppo consiliari.
La proposta era arrivata nei giorni scorsi dal presidente Antonio Mastrovincenzo, convinto che “
non si possa ignorare il grido di allarme di chi vive una situazione di malattia irreversibile, come Massimo Fanelli”.
“
Dimostrando grande sensibilità – ha sottolineato lo stesso Presidente, subito dopo l’approvazione della
mozione –
l’Assemblea ha proceduto celermente a formulare una presa di posizione significativa su una tematica estremamente delicata sul piano etico religioso e morale, che va però affrontata con determinazione per fornire una risposta certa a chi si trova in una situazione di grande sofferenza”.
Partendo dalla
vicenda di Max Fanelli, nella mozione si fa presente che “
una legge sul fine vita è necessaria per accogliere un appello alla pietà, per non ignorare la richiesta volontaria e cosciente di porre fine alla propria esistenza a malati terminali”. Una situazione “
che può maturare quando la vita diventa insopportabile per il dolore, la sofferenza e la propria dignità”. Un riferimento diretto anche a quanto sostenuto dal vicepresidente del Comitato Nazionale di Bioetica, Lorenzo D’Avack, secondo il quale un’adeguata legge “
servirebbe anche ad evitare il vuoto giudiziario prodotto da diverse sentenze”.
Il presidente della Giunta viene impegnato a comunicare la
volontà dell’Assemblea legislativa delle Marche al presidente del Consiglio dei Ministri ed a tutti i soggetti direttamente interessati.